lunedì 30 novembre 2015

La storia della fotografia

Per apprendere l'arte della fotografia è necessario conoscere la sua storia. Nel lontano 1826 un inventore francese di nome Nicephore Niepce realizza la prima fotografia della storia, un po' sgranata ma pur sempre una grande scoperta. Niepce con le sue invenzioni attira l'attenzione di un altro grande inventore,Daguerre, che lo contatta e lo convince a mettersi in società nel 1829 per proseguire negli esperimenti.Alla morte di Niepce nel 1833,Daguerre prosegue nel suo intento e realizza la sua prima immagine nel 1837 che chiama Dagherrotipo, ma solo il 7 Gennaio 1839 il suo caro amico Arago comunica all'accademia delle scienze di Parigi la scoperta. Dopo il 19 Agosto 1839 tutti erano a conoscenza di come realizzare una fotografia tanto che la notizia arrivò fino in Inghilterra e alle orecchie di Talbot. Questo geniale inventore aveva già creato fotografie simili a quelle del francese: immagini di oggetti posti su carta sensibilizzata che aveva chiamato "photogenic drawings" e il calotipo: negativo da cui traeva infiniti positivi su carta. Questa invenzione è stata resa pubblica il 5 Febbraio 1841.Ci tengo a nominare altri due inventori geniali che hanno contribuito a tutto questo: Herschel che aveva scoperto che l'iposolfito poteva fissare le immagini e aveva coniato termini come: "fotografia","negativo","positivo" e "istantanea" e Bayard che realizzò un'immagine positiva diretta su carta e fece una mostra fotografica.
Abbiamo visto anche la storia del cinema che ha origini antichissime partendo dal teatro d'ombre comparso in Cina duemila anni fa, nella metà del '600 abbiamo la lanterna magica e la fantasmagoria, la scatola ottica e il poliorama e i due edifici circolari: il panorama e il diorama. La prima proiezione cinematografica fu nel 1895 per opera dei fratelli Lumiére.

"Ecco Niepce,Daguerre e Talbot"






lunedì 23 novembre 2015

Il pittogramma

Abbiamo eseguito un nuovo esercizio: il pittogramma. Quest'ultimo è un disegno o un simbolo molto immediato e stilizzato che con semplicità riesce a esprimere più concetti.
Ci hanno chiesto di realizzare questa tipologia di disegno per rappresentare uno sport a nostra scelta. 
Dovevamo riuscire a rappresentare il soggetto solamente con tre linee e due ellissi. Inizialmente abbiamo disegnato su un foglio lo schizzo di prova, poi lo abbiamo riprodotto su Illustrator. Abbiamo posto il soggetto su un sfondo composto da un rettangolo a spigoli arrotondati con un riempimento grigio scuro e l'omino stilizzato con una linea spessa bianca. Spero che il mio lavoro vi piaccia.

"La mia semplice idea di Baseball"

lunedì 16 novembre 2015

Il fotomontaggio

A scuola abbiamo realizzato un nuovo progetto: un fotomontaggio che ha come soggetto un alimento che prende le sembianze di un personaggio famoso.Come abbiamo fatto a scegliere questi due elementi? Se il "VIP" aveva un nome simile a quello di un cibo si creava questa sorta di strano ibrido. Per questo esercizio ci siamo ispirati alla campagna pubblicitaria "Famosi per la qualità" realizzata dall'agenzia Armando Testa per il supermercato "Esselunga". Prima di optare per questa scelta avevo pensato a "Gin Morrison","Sean Penne","Bill Curry" e "Cara Dellavigna".





"Campagna Pubblicitaria Famosi per la qualità"
"Sylvester Lampone
il frutto più forzuto del mondo alimentare"

lunedì 9 novembre 2015

Il foro stenopeico

A scuola abbiamo realizzato una foto con una camera oscura portatile che era composta da una scatola di biscotti che è stata colorata all'interno di nero in modo che potesse assorbire  la luce e poi su uno dei suoi lati è stato fatto un foro che prende il nome di "foro stenopeico". Per ottenere la foto abbiamo posto la carta fotosensibile sulla parete opposta al foro che era già stato coperto da un pezzo di nastro isolante nero. Ci siamo recati fuori con la nostra camera oscura e ci siamo messi in posa di fronte alla scatola di biscotti,abbiamo aperto il foro e abbiamo lasciato entrare la luce in modo che arrivasse alla carta fotosensibile. L'immagine essendo latente  doveva subire il trattamento dei bagni di sviluppo,di arresto e fissaggio. Dopo aver rifatto la foto svariate volte siamo riusciti ad ottenere l'immagine esponendo la carta per trentacinque secondi alla luce. La foto che abbiamo ottenuto dopo tutti i trattamenti è stata un negativo  che aveva appunto toni invertiti, dove ciò che dovrebbe apparire chiaro appare scuro e ciò che dovrebbe apparire scuro è chiaro. Per ottenere il positivo abbiamo preso il nostro negativo,un foglio di carta fotosensibile e lo abbiamo posto sopra il negativo e abbiamo fermato il tutto con una lastra trasparente. Abbiamo esposto tutto ciò alla luce per cinque secondi e poi abbiamo immerso l'immagine nei tre bagni e abbiamo ottenuto un positivo della foto.

"Negativo"


"Positivo"


"Il Backstage"



martedì 3 novembre 2015

Il fotogramma

In laboratorio di chimica abbiamo realizzato un fotogramma: un'immagine ottenuta in una camera oscura senza macchina fotografica. Per ottenere questa foto ho posto degli auricolari, un pezzo di carta arrotolata e una moneta su un foglio di carta fotosensibile. Tutto ciò avveniva al buio. Avendo finito di disporre gli oggetti abbiamo esposto il tutto alla luce per meno di un secondo. L'immagine era latente, cioè invisibile, perché l'azione della luce sulla carta è molto lenta quindi ci vorrebbe molto tempo per vederla. Per questo si immerge l'immagine nello sviluppo che accelera questo processo eliminando i sali d'argento. Il rivelatore però non agisce sulle parti che erano coperte dagli oggetti, ha funzione nulla; lo stesso vale per l'arresto che ferma l'azione dello sviluppo sulle parti scoperte e sulle altre invece non ha effetto. Successivamente si immerge la foto nel fissaggio che la rende inalterabile in ogni sua parte. Il risultato è un'impronta bianca su sfondo nero che corrisponde a dove sono stati posti gli oggetti. Questo esperimento ci è servito a comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica e la fotosensibilità dei sali d'argento.


"The three elements"